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Osservatorio > Cosa facciamo

L’Osservatorio nasce nel 2013, grazie ad un iniziale finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia, su impulso di Luigi Pannarale, Giuseppe Campesi e Ivan Pupolizio e la collaborazione del Garante regionale per i diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale.

Il suo obiettivo è quello di costituire un punto di osservazione sul sistema di accoglienza per richiedenti asilo e i centri di detenzione per migranti in via di espulsione presenti sul territorio pugliese. A tal fine, l’Osservatorio svolge attività di raccolta dati e monitoraggio, utilizzando tanto metodologie di rilevazione a distanza che la ricerca sul campo.

I principali risultati di tale attività di documentazione e monitoraggio sono raccolti in forma sistematica, analizzati e successivamente divulgati attraverso la pagina web dell’Osservatorio, su cui è possibile consultare informazioni di natura quantitativa e qualitativa sul sistema di accoglienza e i centri di detenzione per stranieri in via di espulsione. Acanto a tali dati frutto delle attività di monitoraggio dei ricercatori che collaborano con l’Osservatorio, la pagina web include anche un Centro di documentazione attraverso cui è possibile consultare la normativa di riferimento, nonché accedere a documenti, rapporti e altro materiale informativo sul sistema di accoglienza e la detenzione amministrativa degli stranieri in Italia, Europa e nel mondo.

L’attività di documentazione, monitoraggio e ricerca sul campo è infine accompagnata dalla riflessione scientifica sull’evoluzione del sistema di accoglienza in Italia e la tutela dei diritti umani dei migranti trattenuti nei centri di detenzione amministrativa. Accanto ai lavori che i singoli componenti dell’Osservatorio pubblicano individualmente su tali tematiche, nel 2014 è stato pubblicato nella collana "Quaderni dell’Altro diritto" (Pacini Editore) il volume “Passaggi di frontiera”, che rappresenta un primo frutto delle ricerche e riflessioni collettive dei componenti dell’Osservatorio.

Centro di documentazione